Il giovane tecnico, alla sua seconda stagione nello staff rossonero, si racconta
Come stai impostando il lavoro come goalie coach?
Insieme ai miei colleghi ci stiamo concentrando sulle basi da insegnare ai ragazzi e sui movimenti più comuni, lavorando anche sulle situazioni che si possono creare in partita. Tutto questo è volto a migliorare la posizione, la velocità, la precisione nel movimento e soprattutto la capacità del portiere di saper leggere il gioco, muovendosi e destreggiandosi nelle diverse situazioni che possono capitare in partita.
Da quest’anno sei assistant coach con l’under 9 e 11: di cosa ti occupi?
La mia funzione è quella di aiutare coach Banchero e supportarlo nel lavoro che stiamo svolgendo per far crescere i ragazzi, trasmettendo la mia esperienza ai ragazzi più piccoli. Oltre a questo spesso accompagno i ragazzi nei tornei che si svolgono durante la stagione.
Cosa ti piace di questo lavoro e del lavorare con i ragazzi in pista?
La cosa più bella è vedere come i ragazzi, pur essendo vivaci e sempre in movimento, diventino estremamente attenti quindi gli viene spiegato un esercizio o qualcosa di nuovo: hanno voglia di imparare e si vede. È bello vedere come crescano anche a livello tecnico e migliorino, mi rivedo nel percorso che stanno facendo.
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